E per i nostri ragazzi…w lo sport!

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Nicola Fontana, vincitore Trofeo Italiano cat. pulcini
Buongiorno a tutti voi amici, e’ con l’entusiasmo di una zia orgogliosa che oggi voglio dedicare un articolo allo sport dei nostri figli, e anche alla sezione agonistica dello sport, croce e delizia di molti di noi.

Ebbene si, voglio vantarmi un po’ oggi, perché il mio nipotino Nicola proprio ieri ha vinto il campionato Italiano pulcini di Golf e questa per tutta la nostra famiglia e’ davvero una grande soddisfazione, in primis per lui stesso (ragazzo educato, molto composto e per nulla “sbruffone”), per i suoi genitori (mia sorella e mio cognato) che impiegano sforzi fisici ed economici a sostegno di una attivita’ che, svolta a certi livelli, richiede davvero molto sacrificio.

Io li capisco e tifo per tutti loro, perché anche mia figlia e’ impegnata nello sci alpino e sta seguendo la strada dell’agonismo, e so quanta dedizione serva da parte dell’atleta ma anche dalla famiglia che, bene o male, deve far girare molti impegni intorno alle gare, agli allenamenti, alle trasferte, alle mille spese economiche  e tutto il resto…

…senza venire assolutamente compresi, e spesso giudicati male, da chi si professa paladino contro l’attivita’ agonistica tout court senza pero’ conoscerne davvero i risvolti (che sono molti e complessi).

Lo sport e’ salute, e’ vita, e’ disciplina ed insegnamento delle regole. Questo e’ noto a tutti.

E francamente non comprendo chi ha bimbi e ragazzi (ovviamente senza particolari problematiche fisiche, non mi permetto nemmeno di accostarmi a temi cosi’ delicati in questa sede)  e non prova nemmeno a far scoprire uno sport che possa piacere loro, che sia affine alle loro attitudini e li possa appassionare.

Eppure sono molti, più di quanto si pensi: avendo una bimba di 10 anni vedo spessissimo situazioni in cui i bambini dopo la scuola vengono tenuti a casa a fare i compiti e basta, o peggio davanti a TV e tablet, nel timore “che si facciano male” o che “si stanchino troppo”.

Oggigiorno esiste davvero una miriade di tipi di sport…non comprendo proprio la situazione di bimbi inattivi, pieni di energie da buttar fuori…tenuti in casa o al parchetto a far nulla, che poi fanno fatica a fare una corsetta o a saltare un muretto perché totalmente non abituati e muovere il fisico.

Certo non voglio dire che bisogna sottoporli a tour-de-force assurdi facendo praticare 200 attivita’ a settimana, ma una sana dose di attivita’ sportiva, che fortifichi corpo e mente, specialmente in crescita, secondo me puo’ solo fare bene e non lo dico io (che non sono nessuno) ma lo dicono i pediatri e gli psicologi.

Lo sport aiuta anche, per esempio, i bimbi timidi ad entrare in un gruppo e cercare nuove amicizie, aiuta a comprendere il sapore amaro delle difficolta’, ad avere un obbiettivo cui puntare e a rispettare il prossimo. Ognuno con i propri mezzi e le proprie capacita’ puo’ trovare un’attivita’ sportiva appagante e divertente…ovviamente di numeri 1 ce ne sono pochi al mondo, ma i bimbi possono divertirsi e incanalare bene le proprie energie anche senza diventare campioni, e ci mancherebbe altro!

Purtroppo l’agonismo viene visto come fumo negli occhi a causa di una percentuale (ahime’ in certi sport anche un po’ troppo elevata, ma qui bisognerebbe aprire un libro enorme!) di genitori invasati, completamente annebbiati dalla ricerca del risultato a tutti i costi, che rovinano il quadro nel suo generale e non sono affatto di sostegno per i propri ragazzi.

Anzi, spesso li portano ad abbandonare il proprio percorso poiché stritolati da pressioni psicologiche pesanti da sopportare. Follia…

Peccato…perché io ho davanti l’esempio di mio nipote Nicola: i genitori “giochicchiano” a  golf (come si dice qui a Milano) in maniera amatoriale piu’ per condividere le gare con gli amici e stare in compagnia che per il risultato…nessuno prima in famiglia ha mai appoggiato l’agonismo (anzi, mia madre da buona ex 68ttina odia tutto cio’ che e’ competizione per ideologia e definizione…non vi dico la poverina a trovarsi 2 nipoti che pensano solo a golf e sci!!!)…

…Eppure questo ragazzo sin da bimbo in sordina ha coltivato una passione che gli rende piacevole anche la fatica, l’impegno, la concentrazione e la tensione delle gare. E nessuno MAI, l’ha obbligato a nulla.

E mia figlia…beh, qui ci sono mamma e papa’ amanti di sci e montagna ma assolutamente a livello turistico…pero’ lei nello Sciclub che frequenta (@sci_club_valmalenco) ha trovato un gruppo di amici nuovi, degli allenatori che vede come suoi “idoli” e delle giornate meravigliose all’aria aperta tra giochi, risate ed allenamenti…ha imparato a conoscere bimbi anche diversi da lei, ad essere umile e capire che non sempre “si riesce” (e sappiamo bene che i bimbi l’umiltà non sanno nemmeno cosa sia per DNA!), a sopportare critiche e sgridate se necessarie, ad andarsene da sola per giorni imparando ad avere cura delle proprie cose e a mandare giù la malinconia se per caso “manca la mamma”…

E noi genitori abbiamo trovato un gruppo di persone che come noi si divertono a condividere giornate sulla neve,tra una pista, un bombardino e quattro risate!

Questa e’ vita pura…l’agonismo e’ solo un risvolto dello sport e se qualcuno non lo approva ha certamente le proprie ragioni, si può scegliere un approccio più soft, ma lo sport non può essere messo in discussione nella crescita di un piccolo.

Perché prima ancor che per il fisico, lo sport e’ cibo per la testa.

E mi piacerebbe che passasse anche il messaggio che le  tanto odiate gare sono anche un banco di prova per la mente, la gestione dello “stress”, sono un’opportunità di essere soddisfatti di sé anche se non si vince o, a volte, trovarsi delusi dalla propria prestazione anche se, tutto sommato, il risultato non e’ stato  poi cosi’ male.

Non fissiamoci pensando ad allenatori folli che urlano ai ragazzi e li trattano male, pensando solo al risultato e alla propria bella figura…il mondo e’ cambiato e queste leggende metropolitane, ammesso che esistano, sono delle rarità: i bimbi possono trovare nei maestri anche dei “fratelli grandi”, degli esempi di lealtà e rigore, delle persone che si dedicano a loro e, tra una critica e un complimento, li amano come fossero figli loro.

Questo e’ il mio pensiero…W lo SPORT!

Laura

 

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